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  • VALVULOPATIA AORTICA


    La valvola aortica si ammala e smette di funzionare, quando è compromessa la sua normale funzione di apertura e chiusura completa (un po’ come quella di una porta di casa che non si apre o non si chiude completamente). In particolare, il flusso può essere “disturbato” sia per un restringimento della valvola stessa, detto stenosi aortica [Fig.1], oppure per un’alterazione nella chiusura della valvola, detta insufficienza aortica[Fig.2]



    (Immagini modificate da Heart Pro III for IPAD, 3D4Medical, Inc. Software disponibile su App Store)

    Nella stenosi aortica il cuore inizialmente è in grado di compensare questo difetto, forzando il sangue a passare attraverso una valvola più stretta, ma questo costringe il ventricolo sinistro ad un maggior lavoro.
    Questa situazione, prolungata nel tempo, può provocare un aumento della massa e dello spessore del ventricolo sinistro (ipertrofia ventricolare) che porta ad alterazioni della struttura del ventricolo stesso.
    La stenosi della valvola aortica è più comune negli uomini rispetto alle donne e può non dare alcun disturbo per anni.

    Cause di stenosi aortica

    La stenosi aortica può essere congenita (difetto alla nascita) oppure acquisita, cioè manifestarsi nel corso della vita.
    Un bambino alla nascita può avere una valvola che presenta diverse alterazioni anatomiche sia di numero che di funzione dei lembi; la più frequente anomalia congenita nella popolazione è la bicuspidia (la valvola è formata da solo due lembi invece dei tre normali), in cui l’alterazione anatomica molto spesso non si accompagna con difetto funzionale della valvola stessa fino all’età adulta.
     [Fig.3]
    È da sottolineare comunque come la presenza di bicuspidia aortica sia associata allo sviluppo di stenosi valvolare aortica di grado rilevante più precocemente (di solito tra i 40 ed i 60 anni) rispetto alla stenosi valvolare aortica di tipo calcifico dell’anziano, che si manifesta di solito dai 60-70 anni in su. La bicuspidia si accompagna spesso anche a dilatazione della aorta ascendente, e per questo motivo i pazienti affetti da questa patologia devono essere seguiti con particolare attenzione (vedi aneurisma aorta toracica).


    La stenosi aortica calcifica acquisita si manifesta in età adulta avanzata, quando la valvola aortica perde elasticità e diventa calcifica e fibrotica. Questa patologia è spesso associata con i tradizionali fattori di rischio per aterosclerosi, quali fumo, ipertensione ed ipercolesterolemia.
    Questa è in assoluto la causa più frequente di stenosi valvolare aortica e di valvulopatia nell’anziano, ed è destinata ad aumentare in parallelo con il progressivo incremento dell’età media delle popolazioni dei paesi industrializzati.Un’altra causa di stenosi aortica è la malattia reumatica, conseguenza di un trattamento non ottimale della febbre reumatica che di solito si verifica in età pediatrica/scolare.
    L’attuale disponibilità e l’utilizzo degli antibiotici ne ha ristretto di molto l’incidenza nei paesi occidentali, mentre rimane ancora una causa importante di stenosi aortica nei paesi in via di sviluppo dove è la principale causa di stenosi valvolare aortica in adolescenti e giovani adulti.


    Sintomi di stenosi aortica

    La stenosi aortica progredisce lentamente. Per molti anni, addirittura decenni, può non esserci alcun sintomo di questa malattia; ad un certo punto, la valvola può diventare così stretta (spesso un quarto delle sue dimensioni normali) ed iniziare a causare problemi. Il paziente può avere difficoltà respiratorie (dispnea) sia durante esercizio fisico che a riposo, sensazione di vertigini o svenimento (sincope), dolore al petto (angina), battito cardiaco irregolare o molto veloce (palpitazioni).

    Diagnosi di stenosi aortica

    Nella maggior parte dei casi, la stenosi valvolare aortica si scopre casualmente ad una visita di controllo, dove il medico sente un soffio cardiaco.
    Gli esami strumentali più frequentemente utilizzati per la diagnosi sono:
    Radiografia del torace
    Elettrocardiogramma
    Ecocardiogramma color-doppler

    Trattamento della stenosi aortica

    Nel momento in cui insorgono i sintomi e vi è una diagnosi di stenosi valvolare aortica è consigliabile considerare eventuali terapie con tempestività, ovviamente previo consulto medico.

    Nel caso di stenosi valvolare aortica il trattamento consiste nella sostituzione della valvola con protesi biologiche o meccaniche. La sostituzione, in casi selezionati, può avvenire con tecnica mini invasiva o con approccio transcatetere (TAVI).

    INSUFFICIENZA VALVOLARE AORTICA [Fig.2]

    L’insufficienza della valvola aortica (chiamata anche rigurgito) è una condizione in cui la valvola non si chiude completamente, e in conseguenza di questo difetto, una certa quantità di sangue, invece di proseguire nell’aorta, ritorna al ventricolo sinistro. Il rigurgito della valvola aortica può svilupparsi improvvisamente o nel corso di decenni e portare a una dilatazione del ventricolo sinistro. Talora insufficienza e stenosi della valvola aortica si presentano come un difetto combinato.  
       

    Cause di insufficienza aortica 

    La febbre reumatica è stata per anni la causa principale di insufficienza aortica, ma negli ultimi anni, grazie all’utilizzo degli antibiotici è diminuita la percentuale di soggetti con febbre reumatica, ed ora prevale l’insufficienza valvolare di tipo degenerativo. Altre cause di insufficienza sono le malattie infettive come l’endocardite, l’ipertensione (la pressione alta), le patologie autoimmuni, e l’assunzione di alcuni farmaci dimagranti (più frequente negli Stati Uniti). Meno comuni sono le malformazioni valvolari congenite (difetto alla nascita). 
        

    Sintomi di insufficienza aortica 

    I primi sintomi a comparire sono l’affaticamento e la mancanza di respiro (dispnea) da sforzo; a questi possono associarsi, vertigini, e percezione di battito cardiaco accelerato o irregolare. La dispnea progredisce lentamente nei casi cronici e più velocemente nei casi di insufficienza valvolare acuta (in quest’ultimo caso si può anche verificare un collasso cardiocircolatorio), e nei casi più gravi si può manifestare anche a riposo. Un altro sintomo è l’angina pectoris (dolore toracico) da sforzo ed a riposo che compare solo nei casi molto gravi. Nell’insufficienza aortica acuta il ventricolo spesso non riesce ad adattarsi ad un carico di lavoro che aumenta improvvisamente, e il paziente può avere un improvviso collasso cardiovascolare, con tachicardia (aumento battito cardiaco), calo di pressione, marcata debolezza e cianosi (colorazione bluastra – violacea della cute e delle mucose).  

    Diagnosi di insufficienza aortica

    Gli esami strumentali più frequentemente utilizzati per la diagnosi sono:  
    Radiografia del torace
    Elettrocardiogramma
    Ecocardiogramma color-doppler  

    Trattamento della insufficienza aortica

    In buona parte di casi di insufficienza valvolare è indicato l’intervento di sostituzione della valvola con protesi meccaniche o biologiche. La riparazione della valvola aortica è applicabile solo in particolari casi di insufficienza, in numero molto minore rispetto all’insufficienza mitralica; tramite una serie di tecniche è possibile determinare una riduzione dell’anello valvolare (ossia la base d’impianto dei tre lembi), o un riarrangiamento dei lembi stessi, che al termine della riparazione, riprendono un normale funzionamento.

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